Dopo la tornata elettorale del 13 e 14 maggio che ha visto la vittoria del candidato a sindaco dottor Franco Pitrone, ieri mercoledì 30 maggio durante pubblico consiglio è stata presentata dal neo sindaco la squadra di governo che lo sosterrà nell'amministrazione del paese. Tantissime le persone presenti, anche giovani, che hanno assistito all'insediamento dei consiglieri eletti e alle elezioni per la presidenza del consiglio, assegnata all'avvocato Antonio Amato e per la vice presidenza assegnata a Domenico Nastasi. Nominati anche gli assessori con le rispettive deleghe. A Nunziato Di Giovanni spetta la delega allo sport, turismo, spettacolo e politiche giovanili; a Piero Delia la nettenza urbana, contenzioso, beni culturali e patromonio e a Biagio Nastasi la delega alla viabilità, acquedotto, commercio e artigianato. La carica di vice sindaco è toccata invece ad Enrico Gangemi, a cui è stata assegnata la delega di servizi sociali, igiene e sanità.
Tra gli applausi del pubblico la nuova macchina amministrativa ha così preso avvio e facendomi portavoce del pensiero di tutto il popolo sampietrese credo che l'augurio migliore sia quello di vedere questa "macchina" sempre in moto, sempre attiva e funzionante per produrre risultati concreti e positivi.
Concludo riportando il significativo messaggio che un rappresentante del popolo, nella persona del cav. Pino Ruggeri, ha voluto consegnare come augurio alla nuova amministrazione.
Si tratta di un pregevole articolo, a firma del biblista Gianfranco Ravasi, il cui contenuto aiuta a riflettere sul giusto cammino da seguire.
Una candelina
E' molto più importante accendere una piccola candela che maledire l’oscurità.Forse qualche volta anche noi in questo spazio di riflessione ci siamo lasciati un po’ abbandonare alla tentazione della lamentela pura e semplice. È, questo, un atteggiamento facile da adottare ed è per questo che è così comune: la politica è corrotta, la società è alla deriva, la religione è in crisi, i delitti si moltiplicano, la stupidità dilaga e così via in una lunga e inarrestabile litania di querimonie. Ebbene, pur non peccando di ingenuità o di indifferenza, si dovrebbe invece scegliere un diverso comportamento. È ciò che proponeva già cinque secoli prima di Cristo nei suoi Dialoghi il celebre maestro cinese Confucio con questo suo aforisma: se sei immerso nel buio, vale di più una candelina invece di mille fiammeggianti proteste contro l’oscurità.La lamentazione sterile è di solito l’alibi dei pigri i quali pretendono di essere liberati dai loro mali ma non muovono un dito per cominciare loro stessi a reagire. Le rimostranze infinite, il dissenso verboso, la lagnanza permanente nascondono un’inerzia e una debolezza di spirito e non sono certo indizio di sdegno nobile ma di codarda acquiescenza. Ecco, allora, la necessità di accendere anche solo una scintilla di luce e di deporre un seme nel terreno della storia. Il mare è fatto di un numero immenso di gocce ed è solo così che rivela la sua grandezza. L’immagine vale anche per il bene (e paradossalmente pure per il male): a furia di sottrarre gocce si dissecca l’alveo della giustizia, dell’onestà, dell’amore. Non fermiamoci a disapprovare soltanto, muoviamoci per trasformare e illuminare il mondo.